Sulla pendice boscosa del monte Berignone che scende fino al torrente Sellate, una squadra formata da cinque boscaioli lavora per cinque mesi al taglio di un bosco. Guglielmo, vedovo da pochi mesi e padre di due bambine, Irma e Adriana, è un giovane uomo che ha acquistato, dal proprietario di Massa Marittima, il diritto di tagliare gli alberi di un bosco dell'Appennino toscano per recuperare il legname sperando di ricavarne un forte guadagno. Fa parte della squadra Fiore, un uomo sulla cinquantina di carattere difficile ma con grande esperienza, che sarà il suo capomacchia;[3] Francesco, di poco più vecchio di Fiore, non molto attivo sul lavoro ma bravissimo a raccontare storie permettendo così ai compagni di trascorrere alla meno peggio le lunghe serate o le giornate di pioggia; Amedeo, cugino di Guglielmo e il ventenne Germano, amante delle donne, un po' sbruffone e appassionato cacciatore. Concluso il lavoro, quando il taglio è terminato e l'ultimo carico di carbone è stato consegnato al mulattiere, Guglielmo ritorna a casa e, passando di fronte al cimitero, si rende conto di non aver superato il dolore per la morte della moglie. "Aveva messo il sacco a terra e si era appoggiato al cancello del camposanto. Non gli era mai accaduto di sentirsi così disperato, nemmeno nei giorni della disgrazia. Per qualche momento farneticò addirittura; pensava di stendersi lì in terra e lasciarsi morire"
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Sulla pendice boscosa del monte Berignone che scende fino al torrente Sellate, una squadra formata da cinque boscaioli lavora per cinque mesi al taglio di un bosco. Guglielmo, vedovo da pochi mesi e padre di due bambine, Irma e Adriana, è un giovane uomo che ha acquistato, dal proprietario di Massa Marittima, il diritto di tagliare gli alberi di un bosco dell'Appennino toscano per recuperare il legname sperando di ricavarne un forte guadagno. Fa parte della squadra Fiore, un uomo sulla cinquantina di carattere difficile ma con grande esperienza, che sarà il suo capomacchia;[3] Francesco, di poco più vecchio di Fiore, non molto attivo sul lavoro ma bravissimo a raccontare storie permettendo così ai compagni di trascorrere alla meno peggio le lunghe serate o le giornate di pioggia; Amedeo, cugino di Guglielmo e il ventenne Germano, amante delle donne, un po' sbruffone e appassionato cacciatore. Concluso il lavoro, quando il taglio è terminato e l'ultimo carico di carbone è stato consegnato al mulattiere, Guglielmo ritorna a casa e, passando di fronte al cimitero, si rende conto di non aver superato il dolore per la morte della moglie. "Aveva messo il sacco a terra e si era appoggiato al cancello del camposanto. Non gli era mai accaduto di sentirsi così disperato, nemmeno nei giorni della disgrazia. Per qualche momento farneticò addirittura; pensava di stendersi lì in terra e lasciarsi morire"