Si tratta di una autentica avventura con tanti personaggi e tante vicende ambientata nella più remota antichità, descritta con competenza e curiosità. Il protagonista è Sansos, medico e scriba, colto e curioso, che annota su rotoli di papiro le proprie impressioni di viaggio sugli usi e costumi dei popoli visitati. Egli proviene dall’Egitto, ma le sue origini sono incerte. Viaggia con il beduino Adapa, il servitore un po’ saggio e un po’ furfante che un tempo lo salvò da morte certa, e che detiene conti in sospeso con la giustizia in ogni città che ha attraversato. I due sono diretti a Babele, capitale del magnifico regno di Babilonia, la città dei giardini pensili e della Etemenanki, la Torre, la città chiamata dalle genti dei villaggi “Bab-ele”, Porta di Dio, città animata e ricca di scambi, circondata da una terra resa fertile dai canali di irrigazione voluti dal re. Proprio lungo il percorso verso Babele Sansos diverrà l’involontario custode di un segreto che dovrà rivelare solo al re Hammurabi in persona. Così egli verrà suo malgrado coinvolto e attirato in torbidi intrighi di corte tra sacerdoti, nobili corrotti, prostitute sacre dedite al culto della dea Ishtar e spie in una continua altalena di fortune e miserie, fino a che Sansos riuscirà a giungere al cospetto del grande re Hammurabi. L’uomo di Babele, figura di sfondo del libro ma sempre presente, di cui Sansos conoscerà da una parte l’indubbia grandezza e, dall’altra, anche le debolezze. Tuttavia la vicinanza con il re non porrà il medico-scriba al riparo da altre disavventure perché egli, legato alle sorti di Adapa e della schiava Fara, dovrà affrontare altri intrighi dai quali sfuggirà proprio grazie all’astuzia del beduino. Giunge così il momento di lasciare Babele, terra di opportunità e pericoli, e Sansos riuscirà a mettersi in salvo fuori delle mura della città, giusto in tempo prima dell’eclissi di sole, che si verificherà puntualmente com’era stato predetto portando con sé eventi catastrofici, preparatori di un finale inaspettatamente drammatico come nessuna altra pagina del libro.
Description:
Si tratta di una autentica avventura con tanti personaggi e tante vicende ambientata nella più remota antichità, descritta con competenza e curiosità. Il protagonista è Sansos, medico e scriba, colto e curioso, che annota su rotoli di papiro le proprie impressioni di viaggio sugli usi e costumi dei popoli visitati. Egli proviene dall’Egitto, ma le sue origini sono incerte. Viaggia con il beduino Adapa, il servitore un po’ saggio e un po’ furfante che un tempo lo salvò da morte certa, e che detiene conti in sospeso con la giustizia in ogni città che ha attraversato. I due sono diretti a Babele, capitale del magnifico regno di Babilonia, la città dei giardini pensili e della Etemenanki, la Torre, la città chiamata dalle genti dei villaggi “Bab-ele”, Porta di Dio, città animata e ricca di scambi, circondata da una terra resa fertile dai canali di irrigazione voluti dal re. Proprio lungo il percorso verso Babele Sansos diverrà l’involontario custode di un segreto che dovrà rivelare solo al re Hammurabi in persona. Così egli verrà suo malgrado coinvolto e attirato in torbidi intrighi di corte tra sacerdoti, nobili corrotti, prostitute sacre dedite al culto della dea Ishtar e spie in una continua altalena di fortune e miserie, fino a che Sansos riuscirà a giungere al cospetto del grande re Hammurabi. L’uomo di Babele, figura di sfondo del libro ma sempre presente, di cui Sansos conoscerà da una parte l’indubbia grandezza e, dall’altra, anche le debolezze. Tuttavia la vicinanza con il re non porrà il medico-scriba al riparo da altre disavventure perché egli, legato alle sorti di Adapa e della schiava Fara, dovrà affrontare altri intrighi dai quali sfuggirà proprio grazie all’astuzia del beduino. Giunge così il momento di lasciare Babele, terra di opportunità e pericoli, e Sansos riuscirà a mettersi in salvo fuori delle mura della città, giusto in tempo prima dell’eclissi di sole, che si verificherà puntualmente com’era stato predetto portando con sé eventi catastrofici, preparatori di un finale inaspettatamente drammatico come nessuna altra pagina del libro.