Fine anni Sessanta, una tredicenne solitaria in una grande città, tra scuola e faccende di casa, con il papà operaio, la mamma che muore di malattia e un fratello universitario che fa la rivoluzione al telefono, attivista politico da salotto. Una ragazza che sembra non pensi, sembra sia capace solo di fare, che il padre e il fratello dopo la terza media vorrebbero fosse subito casalinga. Ma un giorno, interrogata da un poliziotto sulla fuga da casa di una sua amica, Maria Cristina improvvisamente si sveglia, si scopre persona e capisce d'un tratto la realtà che la circonda. Non era assenza la sua, ma silenziosa formazione interiore. Ora ha la forza di dire di no alla vita senza senso che per comodità altri hanno deciso per lei, approfittando del suo silenzio.